sabato 16 giugno 2012

PROGETTO CALAMAIO

CONOSCERSI PER IMPARARE A VIVERE!

COOPERATIVA ZANZEBIA propone IL PROGETTO CALAMAIO Incontri con la diversità

                                                 Progetto Calamaio

Il Progetto Calamaio nasce nel 1986 come attività del Centro Documentazione Handicap di Bologna.
La  specificità del Progetto Calamaio è di essere ideato e realizzato da educatori e animatori diversabili.
Nel 2001 alcuni comuni della Bassa Bresciana finanziano un corso di formazione quadriennale, che si conclude con la nascita dell'associazione "Zanzebia”. A Gennaio 2011 è diventata una cooperativa.
Essa, riconosciuta dallo stesso ambito zonale n.9 della provincia di Brescia come agenzia di riferimento per i progetti di valorizzazione della diversità, opera secondo le modalità del progetto originario.
L’equipe lavorativa è formata da diverse professionalità : insegnanti, educatori, pedagogisti e psicologi.


š     Destinatari

Il Progetto Calamaio si rivolge a:

o  bambini e ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado

o  insegnanti

o  genitori

o  volontari

o  altri contesti educativi e di aggregazione



I nostri obiettivi

š  Integrazione

     Il termine integrazione ha sostituito quello di inserimento nell’ambito scolastico, sociale e legislativo, segnando il passaggio dalla realtà del bambino disabile inserito nella scuola, ma sostanzialmente isolato ed evitato, alla fase in cui ci si impegna attivamente perché egli sia pienamente inserito nel gruppo dei suoi coetanei. Integrazione non come passiva accoglienza, ma come attivo processo che coinvolge tutti i componenti di un gruppo e tutti gli elementi di un contesto. Solo percorrendo la strada dell’integrazione, diviene possibile raggiungere la comprensione della propria e altrui diversità e favorire un atteggiamento di apertura e disponibilità nei confronti degli altri.

 š Deficit/handicap

     Il deficit designa una menomazione o un’imperfezione stabile, mentre l’handicap indica lo svantaggio, la difficoltà che deriva dal deficit e dalle sue conseguenze psicologiche, sociali e culturali.

Poiché il deficit è immodificabile o riducibile solo in parte, occorre imparare ad accettarlo e a conviverci; l’handicap, invece, è in buona parte un prodotto sociale e molto può essere fatto per ridurlo o attenuarlo, valorizzando la difficoltà intesa come elemento essenziale per il processo creativo.

š Apprendimento e creatività

   I percorsi che il Progetto propone hanno una chiara connotazione educativa e di formazione della personalità, che si realizza attraverso l’incontro diretto con persone diversabili.

I partecipanti vengono stimolati a riflettere  sulla possibilità di ridurre le difficoltà attraverso un allenamento creativo, che si sostanzia e si realizza nell’esperienza vissuta durante gli incontri.

La necessità di ridefinire le proprie modalità comunicative e relazionali, messe in crisi dall’incontro con la diversità, evidenzia il potenziale di creatività insito in ognuno di noi e permette una rivalutazione di sé ed una migliore conoscenza delle proprie capacità.

Attraverso le relazioni fra le diversità cresce la personalità di ognuno di noi nelle diverse sfaccettature di ciò che siamo.


š    Gli  strumenti di lavoro e la metodologia operativa

o         Fiabe sulla diversità e la multicultura

o       Drammatizzazioni

          o        Tecniche attive

o        Giochi di ruolo

          o       Giochi per associazioni di idee

  Giochi sulla comunicazione

o       Momenti di confronto

La metodologia di lavoro utilizzata prevede un approccio interattivo, in cui i partecipanti vengono coinvolti in prima persona e resi soggetti attivi del percorso, fornendo loro gli strumenti e le occasioni necessarie.

ORGANIZZAZIONE DEI PERCORSI

n°2
Incontri con gli insegnanti
Programmazione iniziale e verifica finale dei percorsi
n°3
Incontri con gli alunni, di cui


Primo incontro
Conoscenza dell’altro ed avvicinamento alla diversità

Secondo incontro
Sperimentazione di modalità di comunicazione alternative

Terzo incontro
Superamento delle difficoltà ed elaborazione del vissuto

Equipe

Destinatari

Strumenti
Tempi
Spazi

Insegnanti, educatori, pedagogisti, psicologi
Alunni, insegnanti, assistenti ad personam, genitori
Danza, musica, canto, giochi corporei, animazione, drammatizzazione fiabe
Per ogni incontro è prevista una durata di circa due ore

Aule, palestre e corridoi

Il numero degli incontri potrà variare a seconda di quanto concordato con l’ente richiedente
Per informazioni scrivete o contattate:
ci.rossetti@libero.it
oppure
cell. 3275638058

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